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L’ alopecia può avere diverse cause per l’uomo ma anche per la donna, puo’ essere corellata a spavento ma anche a turbe endocrine.

Le cause piu’ frequenti possono essere di tipo stressogeno, tossico, (assunzione di farmaci come i chemioterapici), infettivo, ereditario e squilibri ormonali.

Classificazione
In base all’estensione dell’area interessata si distinguono tre tipi di alopecia:
– localizzata – La forma più diffusa è l’alopecia areata che si caratterizza per la presenza di una o più placche di alopecia, ben delimitate, levigate, pulite. L’eziologia non è del tutto nota ma spesso all’anamnesi si ritrova uno shock psicoemotivo o un periodo di stress. L’evoluzione è variabile e solitamente la ricrescita avviene fra 3 e18 mesi;
– cicatriziale – Distruzione dei follicoli piliferi: non vi è possibilità di ricrescita. Le cause sono diverse: traumi locali, infezioni, favo, lupus eritematoso, sclerodermia, ecc.;
– diffusa – La più frequente è l’alopecia definita androgenica, che colpisce soprattutto il sesso maschile e si manifesta con la caratteristica calvizie ippocratica. Indiscutibile è il ruolo degli ormoni maschili e dell’ereditarietà.

OLIGOTERAPIA

La fitoterapia può limitare le perdite di capelli diffuse e periodiche, aspecifiche o da stress, e quelle dovute a dermatite seborroica e a micosi del cuoio capelluto. In combinazione con altri rimedi, può essere utile nelle alopecie femminili incipienti, dovute a disequilibri ormonali. Nel
primo caso, è indicato il contemporaneo utilizzo di Manganese-Cobalto o Rame-OroArgento quali supporti diatesici, ed eventualmente Fluoro; in presenza di dermatite seborroica, Manganese-Rame (prevalente infiammazione) o Manganese-Cobalto (prevalente distonia neurovegetativa), Fluoro e Zolfo. In caso di disturbi ovarici, Zinco-Rame.


• Bardana – Vedi Acne.
• Betulla (Betula verrucosa linfa) – Il macerato glicerico della linfa di betulla si presta a essere utilizzato in caso di incipiente caduta dei capelli, sia localmente, per frizioni leggere sul
cuoio capelluto, sia per bocca, avendo proprietà mineralizzanti, depurative e toniche: 30 gtt
2-3 vv/die. Adatto specialmente al biotipo linfatico, emotivo, dipendente, suggestionabile.
• Cedro del Libano (Cedrus Libani) – Dalle gemme del cedro si ottiene un macerato glicerico utile quando la caduta dei capelli sia da attribuirsi a dermatosi secche e desquamanti,
anche pruriginose. In caso di franca seborrea, con cute grassa e ispessita, si può abbinare il
gemmoderivato di noce, Juglans regia MG1D; 50 gtt di ciascuno 1 v/die
• Equiseto (Equisetum arvense) – È un eccellente rimineralizzante, indicato nello sfoltimento della capigliatura di qualsiasi origine, oltre che nell’osteoporosi, nelle fratture e ovunque vi siano sintomi di decalcificazione o un impoverimento del tessuto elastico (ossa, denti, legamenti, unghie, cute, polmoni), buon diuretico, è anche cicatrizzante e antiemorragico.

In presenza di ipocloridria gastrica si può avere difficoltà ad assorbire il suo contenuto in silicio, perciò bisognerà assumere l’equiseto insieme a cibi acidi (per esempio, succo di limone). Indicato soprattutto per soggetti collerico/malinconici, intransigenti, pragmatici, razionali. Estratto fluido: 25-40gtt 2-3 vv/die, anche per lunghi periodi. Estratto secco capsule da 200 mg: 1-3/die.
• Lampone (Rubus idaeus) – Le gemme del lampone costituiscono un classico rimedio delle
disendocrinie dell’età puberale e delle sindromi a queste associate. Regolarizza infatti la funzione ovarica agendo anche sull’ipofisi. In caso di perdita di capelli associata a deficit estrogenici, associare il gemmoderivato di lampone a estratti di equiseto o betulla e a Zinco-Rame.
Dosi del macerato glicerico: 50 gtt 1 v/die.
• Saponaria (Saponaria officinalis) – Decisamente interessante nel drenaggio cutaneo ed epatico, è anche un buon espettorante e antiflogistico generale. È indicata in caso di dermatosi desquamanti del cuoio capelluto con perdita di capelli. Estratto fluido, 25 gtt 2 vv/die per
3 settimane al mese. Le saponine che contiene possono irritare la mucosa del tubo digerente, perciò è sconsigliata ai dispeptici.
• Tea-tree (Melaleuca alternifolia) – Per uso locale, l’olio essenziale di tea-tree è un ottimo
antimicotico. È quindi da tenere in considerazione quando l’alopecia sia causata da un agente fungino. Si può applicare anche a bassa diluizione, non avendo grande tossicità, per esempio 50 gocce di olio essenziale in 30 ml di olio di ricino, con cui massaggiare la cute affetta
1-2 vv/die. Anche l’olio essenziale di salvia (Salvia officinalis) può essere adoperato allo stesso scopo, ma con più evidenti cautele: avendo maggiore tossicità (dovuta alla presenza di tujoni) e controindicazioni quali gravidanza, allattamento, ipersensibilità cutanea, epilessia,
ha pure un diverso dosaggio: 20 gocce in 50 ml di olio vegetale. Buon sostituto di quest’ultimo e decisamente meno tossico è l’olio essenziale di Salvia sc

ALIMENTAZIONE

Alcuni alimenti fortemente antinfiammatori che potrebbero aiutare in caso di alopecia areata:

1 Riso integrale.
2 Curcuma.
3 Miso.
4 te’ verde.
5 Tofu.

FIORI DI BACH

• Crab Apple – Capelli e cuoio capelluto grassi o con forfora, dermatite seborroica, indebolimento dei capelli per eccesso di lavaggi; soggetti eccessivamente preoccupati (+White
Chestnut +Heather) o disgustati dai problemi dei loro capelli.
• *Elm – Perdita di capelli in seguito a periodo di sovraffaticamento (+Hornbeam e/o Olive),
eccesso di assunzione di responsabilità (anche avanzamento di carriera, matrimonio, nascita
di un figlio: +Walnut).
• *Gentian – Perdita di capelli su base psicogena o organica; quando il soggetto ha la sensazione di dovere o di avere rinunciato a qualcosa di importante e vitale (per esempio, fine di
una relazione: +Star of Bethlehem +Walnut + Honeysuckle). Malgrado tutto c’è, anche se
spesso inespresso, il desiderio di guarire (ma, insieme, lo scoraggiamento e lo scetticismo
dovuto alle esperienze negative pregresse).
• Gorse – Perdita profusa di capelli, anche in seguito a malattie o cure debilitanti (+Wild Rose e/o + Olive); non c’è aspettativa di guarigione.
• *Hornbeam – È presente affaticamento mentale (+Elm); i capelli cadono di solito in zone circoscritte.
• *Olive – L’organismo è affaticato in toto, come svuotato di energia; perdita di capelli primaverile o autunnale (+Walnut), diffusa, accompagnata da stanchezza fisica e svogliatezza.
• Rock Rose – Perdita rapida di capelli, anche in seguito a shock fisici o emotivi (+Star of Bethlehem +Walnut).
• Rock Water – Diradamento lento ma costante dei capelli; specie nelle donne, quando
emerga la rinuncia alle proprie componenti istintive, un’eccessiva volontà di assomigliare al
proprio modello ideale culturale o spirituale e la spinta a instradare gli altri sulla retta via,
mediante il proprio buon esempio. Possono essere presenti blocchi sessuali.
• Star of Bethlehem – Perdita di capelli in seguito a lutto (+Gentian +Walnut +Honeysuckle),
trauma (+Rock Rose + Walnut), ricovero o malattia (+Olive).
• *Walnut – Per perdite di capelli primaverili o autunnali (anche +Olive); in generale, per migliorare i cicli di crescita e frenare la caduta.
• White Chestnut – Rapido diradamento di capelli in soggetto con difficoltà di concentrazione per eccessiva dispersione mentale (+Hornbeam).
• Wild Rose – Perdita di capelli costante e diffusa, in soggetti stressati da lungo tempo o debilitati; anche per capelli e cute devitalizzata (+Olive) e se c’è scarsa o nulla risposta alle terapie (+Chestnut Bud + Gorse).

CROMOPUNTURA/AGOPUNTURA
Pienezza di yin ma anche vuoto di energia e sangue. Vi è una debolezza intrinseca del meridiano del polmone preposto alla cura della pelle e del grosso intestino che non ricevendo adeguati alimenti si trova in difetto di energia. La caduta di capelli che ha una componente ereditaria ha una scarsa risposta alla terapia con l’agopuntura, mentre ne ha una migliore la forma in cui si può evidenziare un evento psichico traumatico che si possa correlare all’inizio della perdita dei capelli.

PSICOSOMATICA
Simbolo dell’energia vitale che si fa strada verso l’alto, verso la luce, i capelli si associaano costantemente a una triade costituita da: forza vitale, forza psichica (pensieri) e forza spirituale animatrice del destino di ogni individuo (Frigoli 1986).
Simbolo di libertà (vedi il variare delle acconciature e il loro significato nelle varie epoche storiche), di forza, di potenza. Quindi la perdita dei capelli rappresenta il polo opposto della forza: vedi il significato del mito di Sansone e Dalila, l’uso di
tagliare a zero i capelli ai prigionieri e alle “amanti del nemico”, la rasatura dei religiosi e dei militari (come rinuncia alla libertà personale e mancanza di interesse ad attirare l’altro sesso).
La perdita dei capelli, quindi, può assumere diversi significati: ricordiamo alcune frasi caratteristiche: “strapparsi i capelli”, “lasciarci le penne”, “farsi spennare”. La perdita dei capelli evoca quindi conflitti che riguardano lutti, perdite, rinunce, sacrifici, oppure, se è accompagnata da desquamazione, il tema della “muta”, per cui avviene a livello cutaneo e degli annessi una trasformazione che non è stata attuata nella vita.
Una caduta totale di capelli e di peli invita a separarsi definitivamente dai vecchi temi ormai superati partendo letteralmente dalle radici (dei capelli).
Da un lato i soggetti appaiono precocemente invecchiati, dall’altro l’aspetto del cranio riporta a quello dei bambini e quindi a una regressione.
Nelle donne la perdita dei capelli assume maggiormente un aspetto simbolico di espiazione e/o mortificazione (strapparsi i capelli, sradicare pensieri impuri)